Una donna può competere con un uomo ma può, a mio avviso, invidiare veramente solo un’altra donna.
Silvia Vegetti Finzi, La mela avvelenata: funzione dell’invidia nella relazione tra donne
Conflitto, odio, gelosia e invidia dell’altra hanno raramente trovato luoghi nei quali essere elaborati. Eppure, sono elementi costitutivi delle relazioni fra donne, nelle quali si producono giochi di specchi tra immedesimazione e contrasto, ammirazione e invidia, desiderio e gelosia, senso d’uguaglianza e dissimmetrie. Se da una parte il pensiero patriarcale attribuisce questi sentimenti, fra tutti l’invidia, alle donne (e l’ira, più eroica, agli uomini), dall’altra essi sono generalmente silenziati, rimossi. Tuttavia, le “passioni negative” possono anche trasformarsi in punti di forza perché spingono a riconoscersi debitrici e bisognose l’una dell’altra, riducendo le pretese di onnipotenza.
Esploriamo i sentimenti scomodi, scoprendone le sfaccettature e il potenziale politico, a partire dalle parole di Silvia Vegetti Finzi, Luisa Muraro e Patricia Highsmith rilette dalle nostre relatrici.
17 febbraio 2024, ore 10:00 – aula seminario
Modera: Annalisa Perrotta
Materiali: Silvia Vegetti Finzi, La mela avvelenata: funzione dell’invidia nella relazione tra donne in Gustavo Pietropolli Charmet e Massimo Cecconi (a c. di), L’invidia. Aspetti sociali e culturali, Scheiwiller 1990; Luisa Muraro, Le ragioni che una donna può avere di odiare la sua simile in Patricia Highsmith, Piccoli racconti di misoginia, La Tartaruga nera 1984; Patricia Highsmith, Piccoli racconti di misoginia (selezione), Bompiani 2012.
Intervengono: Manuela Fraire, Fabrizia Giuliani, Giorgia Natalini
L’incontro è il quarto del ciclo di seminari 2023-2024 dal titolo Parlarne tra amiche. Raccontarsi e ri-conoscersi nella relazione con le altre. L’evento si può seguire a distanza inviando un’e-mail all’indirizzo sguardisulledifferenze@gmail.com.
In copertina: elaborazione grafica di Celeste Aresu