Incontro di apertura: Sconfinate
Il ciclo di quest’anno, intitolato Donne, potenza, limite. Attraversare i confini, misurarsi con i conflitti, si apre con un evento speciale: la presentazione del libro Sconfinate. Venti donne raccontano lo spostarsi altrove (Castelvecchi, 2024), a cura di Martina Manfredi Selvaggi e Lorenza Moretti, con un’introduzione di Maria Serena Sapegno. Il libro raccoglie e rielabora le interviste a venti donne del Laboratorio che hanno vissuto o vivono ancora fra luoghi diversi, costruendo reti dalle maglie ampie che superano i confini geografici e si sostengono su una medesima concezione femminista delle pratiche di relazione.
22 novembre 2024, ore 16:00 – aula C (IV piano)
Sconfinate: donne e altrove
Presentazione del volume “Sconfinate. Venti donne raccontano lo spostarsi altrove”
Modera: Rita Debora Toti
Materiali: M. M. Selvaggi, L. Moretti (a cura di), Sconfinate. Venti donne raccontano lo spostarsi altrove, Castelvecchi 2024
Intervengono: Martina Manfredi Selvaggi, Lorenza Moretti, Maria Serena Sapegno, Lauretta Salvini, Francesca Zaccone, Caterina Venturini
L’incontro è il primo del ciclo di seminari 2024-2025 dal titolo Donne, potenza, limite. Attraversare i confini, misurarsi con i conflitti. L’evento si può seguire a distanza inviando un’e-mail all’indirizzo sguardisulledifferenze@gmail.com.
Immagine in copertina: elaborazione grafica di Celeste Aresu
Venti donne, appartenenti a tre generazioni diverse, raccontano a due giovani studiose le loro esperienze fuori dai confini italiani. A partire da una serie di domande ispirate agli scritti di Rosi Braidotti e Julia Kristeva, le interviste ripercorrono gli spostamenti tra Europa, Marocco e Stati Uniti, sfociano e si confondono col racconto di intere vite che, pur nella loro unicità, sono rappresentative di molte altre o che con molte altre risuonano. Muovendo dalle ragioni delle partenze, si indaga l’effetto del vivere fra diverse lingue; la libertà di pensarsi e muoversi altrove, fra autonomia, potenza e paure; il riconoscersi o meno in forme femministe di relazionalità e di pratiche politiche. Per terminare, infine, con una riflessione sulla possibilità che tali progetti di vita all’estero possano dirsi veramente conclusi.
Illustrazione di copertina: Claudia Corso Marcucci, Sconfinate, 2024.