Sconfinate: voci da un Laboratorio in viaggio

Sconfinate: voci da un Laboratorio in viaggio

Il XXIII ciclo (2022-2023) del Laboratorio, intitolato Ed il viaggiar m’è dolce a quanto pare…Spazi, tempi, corpi nei pensieri delle donne, ha avuto come tema il viaggio. Nell’incontro seminariale Donne in movimento: identità in viaggio, oltre agli interventi a partire dai testi sul tema dello spostamento fuori dai confini di Rosi Braidotti e Julia Kristeva, sono state presentate le interviste realizzate con diverse donne che negli anni hanno fatto parte del Laboratorio o vi partecipano attualmente e si trovano o si sono trovate a vivere per un periodo più o meno lungo all’estero. Le interviste, varie e interessanti, hanno portato alla creazione del cortometraggio Tre frutti e non meno di tre. Racconti di un Laboratorio in viaggio (regia di M. Manfredi Selvaggi, L. Moretti e M. G. Mancuso Prizzitano, 2023) proiettato durante la giornata di chiusura del ciclo, Sconfinate: giornata finale.

E adesso, arricchite e rielaborate, costituiscono il materiale del volume Sconfinate. Venti donne raccontano lo spostarsi altrove (Castelvecchi, 2024), a cura di Martina Manfredi Selvaggi e Lorenza Moretti, con un’introduzione di Maria Serena Sapegno e interviste a: Serena Alessi, Francesca Romana Andreotti, Eleonora Carinci, Gabriella de Angelis, Mariagabriella di Giacomo, Nicoletta Di Paolo, Fabrizia Giuliani, Chiara Maciocci, Tiziana Mancinelli, Maria Giulia Mancuso Prizzitano, Claudia Marsulli, Ottavia Nicolini, Domitilla Olivieri, Daniela Palmeri, Maria Antonietta Passarelli, Annalisa Perrotta, Giulia Proietti, Lauretta Salvini, Maria Serena Sapegno, Francesca Zaccone.

Venti donne, appartenenti a tre generazioni diverse, raccontano a due giovani studiose le loro esperienze fuori dai confini italiani. A partire da una serie di domande ispirate agli scritti di Rosi Braidotti e Julia Kristeva, le interviste ripercorrono gli spostamenti tra Europa, Marocco e Stati Uniti, sfociano e si confondono col racconto di intere vite che, pur nella loro unicità, sono rappresentative di molte altre o che con molte altre risuonano. Muovendo dalle ragioni delle partenze, si indaga l’effetto del vivere fra diverse lingue; la libertà di pensarsi e muoversi altrove, fra autonomia, potenza e paure; il riconoscersi o meno in forme femministe di relazionalità e di pratiche politiche. Per terminare, infine, con una riflessione sulla possibilità che tali progetti di vita all’estero possano dirsi veramente conclusi.

Illustrazione di copertina: Claudia Corso Marcucci, Sconfinate, 2024.