“Zone di gioia celesti”: i carteggi femminili
Dio sa perché scrivo soltanto oggi. Ti ho scritto innumerevoli lettere – per ringraziarti, perché mi manchi, e pensandoti con un senso nuovo d’intimità e di tenerezza. Il problema è che per scrivere si deve smettere di pensare; e poi, si può pensare comodamente, scrivere è così complicato. Perdonami.
Hannah Arendt a Mary McCarthy, New York 1969
Le donne hanno scritto lettere fin dai prodromi della letteratura italiana. Eppure, all’epistolografia femminile si riconosce un ruolo marginale. Così, sugli innumerevoli pensieri nati con l’altra e per l’altra (vivi di vita propria) scende un velo di silenzio che il tempo rende impenetrabile. Come riportare alla vita il “dialogo continuo” che ha unito le donne? E perché è importante farlo? Ce ne parlano le nostre relatrici attraversando tracce, corrispondenze, memorie.
15 marzo 2024, ore 16:00 – aula Toesca (I piano, Dip. SARAS sezione Storia dell’arte)
Modera: Sara De Simone
Materiali: Laura Fortini, Scrivere lettere come forma della relazionalità. Intorno agli epistolari di de Céspedes, Ginzburg, Morante e altre in Francesca Tomassini e Monica Venturini (a c. di), Le élites culturali femminili dall’Ottocento al Novecento, Aracne 2019; Carol Brightman (a c. di), Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy (1949-1975), Sellerio 1999 (selezione); Monica Farnetti (a c. di), Vera gioia è vestita di dolore. Lettere a Mattia, Adelphi 2023 (selezione).
Intervengono: Marina D’Amelia, Rita Debora Toti, Giulia Proietti
L’incontro è il quinto del ciclo di seminari 2023-2024 dal titolo Parlarne tra amiche. Raccontarsi e ri-conoscersi nella relazione con le altre. L’evento si può seguire a distanza inviando un’e-mail all’indirizzo sguardisulledifferenze@gmail.com.
In copertina: elaborazione grafica di Celeste Aresu